Formazione: le priorità di aziende e dipendenti non coincidono
Ecco qualche aggiornamento su come vi sia una netta contrapposizione tra dipendenti e aziende riguardo le principali necessità formative. Vediamo nel dettaglio le aree più richieste dal mercato del lavoro e di come sussista una netta “spaccatura” tra la percezione dei lavoratori e quella delle aziende.
I dipendenti ritengono prioritaria la formazione sulle competenze digitali (83%), mentre le aziende dedicano solo il 27% di attenzione a questo settore. Molto simile il discorso che si verifica per le soft skill, con solo il 20% della formazione aziendale concentrato in questo ambito, rispetto al 54% richiesto dai dipendenti. Le lingue straniere sono richieste dal 50% dei lavoratori, ma solo il 5% delle aziende le include nei percorsi formativi. La sensibilità delle Pmi e micro-imprese alle green skills è ancora limitata, con solo il 4% di formazione offerta rispetto al 15% desiderato dai dipendenti.
Importante considerare anche che le nuove generazioni mostrano una consapevolezza crescente sull'importanza della formazione continua. La loro richiesta non si limita ad apprendere la teoria delle varie tematiche, ma include anche la volontà di mettere in pratica concretamente ciò che hanno imparato.
Il trend del momento è rappresentato sicuramente dall’intelligenza artificiale, che sta portando molte aziende a seguire tempestivamente un comparto in crescita. Per quanto riguarda le PMI, i settori su cui si punta maggiormente sono il marketing e le vendite, seguite immediatamente dal controllo di gestione, amministrazione e finanza.
Fonte: Forbes